Ciao Syxtem.
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Ciao. Come appassionato di giochi di ruolo (ed in particolare di regolamenti di giochi di ruolo online gratuiti) ho dato un'occhiata anche io a Levity.
E' difficile trovare qualcuno che legga i manuali ed e' ancora piu' difficile trovare qualcuno che esprima delle opinioni su di essi. Per questo motivo, ti ringrazio molto. Inoltre, ti preannuncio che la 3.0 non sara' gratuita (anche se sara' molto economica).
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Mi sono letto in sequenza la prima versione e poi la seconda (con quella del narratore), facendo qualche riflessione e ora magari ne possiamo un po' discutere...
Il passaggio dalla versione 1.1 alla 2.0 e' stato molto brusco. E' cambiato proprio l'impianto di gestione del gioco. Per questo motivo, se vorrai continuare a discutere (e mi auguro che tu lo faccia) sarebbe meglio fare riferimento alla sola versione 2.0 (su cui si basa la 3.0).
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Sinceramente mi piace abbastanza come sistema. Nel senso... io non mi considero proprio un novizio, però quando faccio il master preferisco incentrare l'attenzione tutta sulla storia, e non sui meccanismi e le regole di gioco. Tant'è che quasi tutti i regolamenti hanno vagoni e vagoni di regole, che quasi sempre mi tocca ridefinire per rendere il gioco meno pesante e più immediato.
Come non darti ragione. Io non ho bazzicato molto il mondo 'pratico' dei GdR ma gia' a leggere le regole di come CREARE un personaggio mi veniva il mal di testa. Ho letto da qualche parte persone che trovano piacere a passare 3 giorni (GIORNI!!!!!!) SOLO per creare il personaggio. Con tutto il rispetto, non e' il tipo di gioco (di ruolo) che fa per me.
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Perciò è per questo che mi piace questo regolamento... pone l'accento su questo aspetto come in pochi altri accade.
Ti consiglio anche di dare una bella occhiata alla sezione del Narratore. Le possibilita' di fare "Uno per tutti", "Tutti per Uno" e "Scambiare il PG" sono potenzialmente DEVASTANTI. Sono la vera arma a disposizione del Narratore.
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Però io avrei questa serie di consigli, che poi volendo possono essere discussi...
Volentieri.
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Ci dovrebbe essere un capitolo che elenca le differenze tra una versione e l'altra.
Non l'ho fatto perche' il passaggio dalla 1.1 alla 2.0 e' stato cosi' forte che non aveva senso farlo. Mi hai dato pero' una buona idea nel fare un capitolo con le differenza tra la 2.0 e la 3.0.
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Io ho letto in sequenza le due edizioni, e mi sono trovato un po' spaesato... nel senso che prese da sole andrebbero anche bene, ma prendendole insieme non si capisce più che fine abbiano fatto alcune regole, se certe siano diventate altre, se altre invece siano diventate implicite etc. Un capitolo del genere dovrebbe risolvere il problema.
In generale l'ultima versione FORMATTA E SOVRASCRIVE quella precedente. In questo senso, la 1.1 e la 2.0 NON SONO COMPATIBILI.
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Una definizione più accurata delle abilità.
Questa la spiego meglio che altrimenti così non si capisce. Quando gioco, il problema sta sempre nelle abilità. Nel senso che a mio avviso le abilità (per i tiri difficoltà) devono esserci, in quanto aggiungono quell'elemento di casualità che rende il tutto più aleatorio e rende tutto più divertente ai giocatori che sentono meno di essere "controllati" nella storia, visto che ciò che combinano dipende anche dal caso (che a quanto ne so non è manipolabile).
Conosco bene questo problema. Nella 3.0 verranno date alcune armi in piu' per gestirlo, sia dal punto di vista dei tiri per riuscire che per le abilita' in se.
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Con le classiche caratteristiche:
- Forza
- Destrezza
- Intelligenza
- Saggezza
- Carisma
si possono inglobare praticamente qualsiasi tipo di abilità.
Benissimo. Infatti, nella 3.0 non si parla piu' di abilita' ma di caratteristiche. Esse potranno essere abilita', doti, tratti, doni, talenti, blablabla e tutto quello che ci si e' inventati per parlare praticamente della stessa cosa. In questo senso (e poiche' il NUMERO di caratteristiche descrittive puo' essere variabile, in funzione della complessita' del gioco e dell'eta'/esperienza dei giocatori) il tuo esempio puo' essere facilmente inglobato.
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Non ho ben capito come è diventata questa regola nella seconda edizione (perchè l'ho letta ad ora tarda), però se non ho capito male vigeva questa regola: chi attacca può ferirsi come chi difende.
Quell'idea della 1.1, che era scorretta, e' stata abbandonata. Nella 2.0 infatti non compare piu' e anche nella 3.0 non sara' piu' riportata.
Ciao e grazie,
Rob