Febbraio 2018.
E mi tocca comprarmelo per la terza volta...

È stato il primo gioco che ho preso e giocato sulla ps4: Blow è sicuramente un designer geniale e la distanza stilistica da Braid, il tanto tempo che ha richiesto e l’aspetto grafico m’incuriosivano enormemente.
Ci ho passato un sacco di tempo, l’ho finito e sono andato molto avanti (le due cose non coincidono affatto) e personalmente lo considero uno dei giochi migliori in assoluto, al di là della piattaforma o dell’anno di uscita.

Premetto che dire che gli enigmi sono sempre uguali è come dire che i libri sono tutti uguali perché sono scritti tutti con le stesse lettere:
I quadretti non sono il gioco, sono l’interfaccia attraverso la quale si gioca.
The Witness è un gioco che non fa crescere il tuo personaggio, fa crescere te; è Blow che ti insegna una lingua per esprimere un concetto in un modo nuovo.
Ed è proprio come chi l’ha fatto: può non essere simpatico a tutti ma è indubitabilmente molto intelligente e, se riesci ad entrarci in sintonia, ha qualcosa di rilevante da dire.


PS: Un saluto a tutti, ma un bacione sulla bocca a tutta la vecchia (vecchissima) guardia!

Ad oggi se guardiamo ai titoli già usciti al netto dei remake (sempre che tu abbia già giocato gli originali), anche considerando i tuoi trascorsi, la console da comprare è ....la tanto vituperata WiiU.
In secondo luogo io consiglierei la PS4 in virtù di una lieve superiorità tecnologica e dell'ottimo catalogo indie.
Xbox One al momento ha buone potenzialità, soprattutto per quanto riguarda la multimedialità, ma per ora resta al terzo posto.

Imho, ovviamente.

Ciao kant! Onore al boss!

Sì, la parte narrativa è eccessiva, e peraltro poco ispirata. Fosse stata maggiormente aderente ad un immaginario favolistico "classico" sarebbe stata più apprezzabile, invece come dicevo l'ho trovata "sporcata" da un certo gusto nipponico che stona.

Puppeteer è molto meno cristallino come platform, forse da questo punto di vista l'unico paragone plausibile è little big planet, che però poneva deliberatamente il suo platforming puro in secondo piano, mentre qui dovrebbe essere il fulcro del gioco.

Preso qualche tempo fa in offertissima e finito stamattina.

Visivamente l'idea di rappresentare tutto come uno spettacolo di marionette funziona alla grande, ma purtroppo è anche la cosa migliore che il gioco propone;
dal punto di vista del gameplay infatti Puppeteer è un platform non del tutto riuscito, che mette sul tavolo diverse carte ma di cui solo poche (le forbici su tutte) sono sufficientemente approfondite, e inoltre mostra tutto quello che ha da mostrare nella sua prima metà, rendendo gli ultimi 3 atti (su 7) una ripetizione poco interessante di quanto già visto e fatto.

Infine non ho molto apprezzato la venatura giapponese che sporca l'ambientazione favolistica.

A conti fatti una buona occasione sprecata, ma se come me lo trovate a 5€ prendetelo, quantomeno per godere dello spettacolo audiovisivo messo su da SCE Japan Studio.

Dragon Age Origins gratis su...er...Origin!

Esistono eccome, solitamente "assolute" per i titoli first party e temporanee per i titoli di terze parti.

Per la cronaca, fino al 28/8 su psn ci sono le prime stagioni di The Walking Dead e di The Wolf Among Us della TellTale a 7,99€.

Smentite assolutamente, sono precisi al millimetro come lo erano quella volta; se poi hai a disposizione un buon d-pad come quello della playstation, il feeling è esattamente quello originale.
Peraltro hanno tolto (ma è ripristinabile per i più intransigenti) l'obbligo di tenere premuto verso il basso per fare il salto col bastone, deputandogli un tasto apposito e permettendo quindi di evitare i calli ed i crampi delle vecchie versioni.

EDIT: Il livello amazzonico (e quindi presumo anche gli altri) rispecchia perfettamente la versione NES, come potete verificare qui, mentre quelli della versione gameboy erano simili ma strutturalmente differenti.

Preso ieri su ps3 e giocato una mezz'ora:
Benchè l'incipit sia cambiato e a memoria prima non ci fossero tutte quelle scenette, devo dire che il feeling è assolutamente corretto, e l'aggiornamento è stato fatto con perizia; la difficoltà è quella dell'originale, ma per venire incontro al giocatore attuale al livello facile dovrebbero esserci salvataggi più frequenti e crediti infiniti.
A memoria anche la struttura dei livelli dovrebbe essere quella, ma parliamo di 20 anni fa, quindi non garantisco...

Come detto in precedenza, forse l'effetto nostalgia è fondamentale, ma resta un ottimo platform old-school piuttosto originale, personalmente direi 8/10 per chi ha giocato l'originale (gameboy o NES), 7/10 per chi lo affronta per la prima volta.

Nota di merito per la musica dei titoli di testa, che prende il tema originale con i vecchi suoni 8bit per poi espanderla con fiati e quant'altro, anticipando la filosofia su cui hanno basato tutta l'operazione.

Io sono stato tentato, ma in realtà LBA non mi ha mai conquistato neanche in origine.
Però ci sarebbero tanti altri vecchi giochi che prenderei senza pensarci due volte...come si fa a dargli dei suggerimenti?

Condordo, un divertissement piacevole, ma non mi ha veramente preso e dopo una giornata di partite l'ho cancellato per provare altro.
Senza voler sminuire nessuno, credo che arrivare a 1024 non sia impossibile, il problema vero però è farlo due volte, girando "attorno" al primo 1024 raggiunto ed evitando che tutto il resto si riempia nel frattempo...

Finita la prima run su 360.
Confermo in larga parte i commenti precedenti, anche se non l'ho trovato così noioso: la componente platform, da quel che ho capito dopo opportuna patch, su xbox è piacevole, negli enigmi (in generale buoni, ma si sente la mancanza di quelli basati sui dialoghi) e nello humor risuona tanto forte la mano di Gilbert e l'atmosfera da fiaba nera mi è piaciuta molto.

L'esperienza è sicuramente (e volutamente) troppo diluita, come confermato dall'obbligo di ripetere le sezioni "generiche" anche nelle run successive, oltre naturalmente al fatto di dover finire il gioco 3 volte per vedere tutti i personaggi: va bene citare Maniac Mansion, ma francamente non credo che mi rifarò tutto una terza volta solo per vedere il livello del bifolco...

Un gioco da 7 e mezzo abbondante, imho, valido ma su cui pesano le scelte di design e le potenzialità inespresse.

Lo sto giocando questi giorni su ps3 e devo dire che è un titolo veramente interessante.
Al di là dei puzzle ambientali, ben costruiti pur se mai eccessivamente complessi, quello che spicca sono la narrativa semplice ma oltremodo coinvolgente e l'atmosfera, che riprende l'agorafobica e bucolica desolazione di Ico (le cui citazioni sono tutt'altro che nascoste e traspaiono un amore profondo) e aggiunge un tocco di violenza tipico delle fiabe.
Qualche difettuccio grafico c'è, ma il risentire alcune delle sensazioni provate nel capolavoro di Ueda è senza prezzo.

Mentre provavo la demo di Dragon Age 2 ho sentito un anelito di morte..

Ce l'ho da tempo su Xbox ed è veramente carino..

Grazie a tutti!

Finito giusto adesso su PS3.
Concordo con Vintage: è da giocare anche solo per l'atmosfera, veramente eccellente.
A livello di gameplay concretamente non propone assolutamente niente di nuovo, ma quello che c'è funziona benissimo e complessivamente Limbo vale assolutamente un giro di giostra.

Apparte che ci ho messo 35 anni per diventare un vecchio criticone™, quindi lo faccio eccome...

Ma guarda, anche quando si straparlava di "virtuale", col Virtuality nelle sale giochi più importanti e "Il Tagliaerbe" nei cinema, il discorso di un'immersione ottenuta tramite l'isolamento sensoriale non è che mi abbia mai convinto gran che...

Ah beh, quindi ogni 15min. posso togliermi gli occhiali per vedere se la casa è andata a fuoco o se il gioco non funziona più perchè mi hanno fregato il pc da sotto il naso? Allora è tutta un'altra cosa!
Non so te, ma io per giocare con la Wii più che spostare un tavolino non ho mai fatto, qui tocca mettere le pubblicazioni...

Che a te non crei problemi l'idea e che tu sia esaltato dalla periferica va benissimo, ma l'Oculus Rift per sua natura si basa su isolamento ed estraniamento, quindi non penso si possa discutere gran che in proposito...

Esattamente!
Se però vogliamo restare su qualcosa di attuabile nel breve/brevissimo periodo, molto più semplicemente io opterei per l'head tracking...

Pienamente d'accordo.
Secondo me non sfonderà esattamente come i suoi precursori (Virtuality, Virtual Boy, ma anche diverse altre periferiche più o meno riuscite) che cercavano di portare il giocatore "dentro" il gioco isolandolo dall'esterno: pensare di giocare in casa, da solo o peggio ancora con qualcuno in giro, con qualcosa in faccia che mi impedisca un contatto immediato con l'esterno in caso di necessità (che sia il gatto che mi passa sulle gambe, la mia ragazza che mi rivolge la parola o un rumore in fondo al corridoio della casa vuota..) è una cosa che mi metterebbe a disagio...

Vi raccomando il primo Pixeljunk Shooter di prossima uscita (l'11/11 se non vado errato) e attualmente in preorder scontato: autentico gioiello di puzzle-shooting con più di un geniale impiego della fisica e ricco di idee originali, ha l'unico difetto di essere la prima metà di un gioco unico, visto che la continuità con il secondo capitolo è pressochè totale e finito il primo sbaverete per iniziare il successivo...

Quello che continuo a non capire è quale sarebbe il "danno"...che vende e altri lo copiano?
Allora forse quelli da biasimare sono quelli che copiano più che lui che, nel bene e nel male, dice la sua...

C'è eccome: citando il tuo esempio, non mi risulta ci siano forum di appassionati di cinema che dibattano sul fatto che Twilight abbia messo in discussione la definizione stessa di film e del cinema come medium.
Sono discussioni che sono emerse al lancio di Heavy Rain e che sono riemerse ora con Beyond, mentre non mi sembra di aver letto nulla in merito quando è uscito, ad esempio, Lollypop Chainsaw...

Parlando di Sleep is Death e di Storyteller, se nessuno se li fila e non c'è casino la colpa è principalmente nostra, che da pubblico "specializzato" di appassionati non siamo stati in grado di far diffondere a sufficienza il tam-tam relativo a giochi di questo spessore come invece è accaduto ad esempio per Angry Birds;
in ogni caso però ancora una volta faccio fatica ad intravedere le colpe di Cage o di chi con i suoi prodotti ha successo anche grazie a imponenti campagne di marketing: si sta parlando di due fasce di mercato, e di due platee, profondamente differenti.

In termini cinematografici, sarebbe come prendersela con Cuaron e Gravity per lo scarso successo di Another Earth...