[Il Grande Inganno]: Mossa 2 Opzioni

[rgrassi]

Godreck terminò di rassettarsi ed era pronto per uscire.
Fu tuttavia sorpreso da un timido bussare alla sua porta.

[alessiodt]

Non poteva credere che stesse per farlo. La mano tremava vistosamente stringendo il calcio di quella vecchia pistola a tal punto che avrebbe potuto sentire gli scriccolii del legno se non fosse stato preso da altri pensieri. Ma avrebbe avuto il coraggio di farlo una volta che quell'uomo sarebbe stato realmente davanti a lui? Si era immaginato quella scena mille volte ma adesso che era lí sembrava tutto diverso. A stento riuscí a resistere alla tentazione di girarsi e scappare invece di bussare. E a stento sentí i suoi stessi fievoli colpi sulla porta… Sará lí? E possibile che non ci siano alternative? Forse si, ma si puó rischiare il destino di migliaia di persone per salvare quell'uomo? Il suo cappotto di ottima fattura sembrava improvvisamente troppo pesante e il cappello che gli copriva la testa brizzolata sembrava ora troppo stretto…
"Forza Karl!" sussurró a se stesso.

[rgrassi]

Sul pianerottolo una anziana signora uscì dal suo appartamento e diede una occhiata a Karl. Lo guardò per un secondo, poi, dopo averlo riconosciuto, gli disse: "Buongiorno, reverendo..."

[alessiodt]

Il reverendo trasalì al suono della voce della vecchia signora. Non l'aveva vista ne sentita finché non aveva parlato.
Quella era una cosa che non aveva previsto. Tutti le sue ipotesi avevano avuto come soggetti solo lui e l'altro... E se non fosse stato solo? Se avesse aperto una donna. Magari una delle sue parrocchiane?
"B-buongiorno..." balbettò di rimando cercando di fare un sorriso ma ottenendo solo una smorfia inprecisabile.
Per un attimo pensò che quell'evento imprevisto lo costringesse a rimandare poi, ancora una volta, ripensò a tutte quelle vite che dipendevano da lui. E ormai mancavano solo poche ore. Non sapeva l'ora esatta ma sapeva che mancavano meno di 10 ore!
I suoi occhi si spostavano spasmodicamente dalla porta alla vecchia signora e viceversa.
"Vai via, maledizione!" pensò.

[rgrassi]

Godreck sapeva che il tempo era il fattore essenziale: una rapida occhiata della stanza alle eventuali possibilità gli fece subito comprendere che una ritirata strategica non era possibile; meccanicamente portò lo sguardo sul simbolo del sole e vide che stava assumendo un colore strano. Preoccupato, si disse che ci avrebbe ripensato in un secondo momento.
Prendendo la bottiglia vuota di vodka che giaceva sul comodino, cercò di appostarsi dietro all'apertura della porta per sorprendere l'ospite inatteso.

[alessiodt]

Nessuna risposta da dentro. Il reverendo Karl vorrebbe bussare di nuovo ma la sua parrocchiana lì vicino è un bel problema... E se non se ne va? No, non può ucciderla... lei non c'entra niente! Come ha potuto anche solo pensarlo? *VATTENE* urla dentro di se...

Messaggio modificato da alessiodt il 13 Mar 2009, 13:32

[alessiodt]

La vecchia signora rimane davanti alla propria porta per un secondo, vorrebbe salutare il suo parroco, scambiare una parola...
Karl lo sa, allora si porta la mano libera alla tempia, inclina il capo, chiude gli occhi e, sussurrando con movimenti evidenti della bocca, comincia a pregare! Forse è poco credibile che si metta a pregare davanti ad una porta in un corridoio ma in quel momento non gli è venuto in mente nient'altro. E comincia a pensare di aver commesso un errore. Adesso sicuramente si avvicinerà e gli chiederà cosa c'è che non va...
Sente il primo passo, poi il secondo e via gli altri. Ma non aumentano di intensità... si stanno allontanando! *Ha funzionato!* pensa. Ormai deve essere sulle scale. Ma la sua esultanza dura poco!
"Reverendo, la vedremo alla messa delle 11 in chiesa?" chiede la signora dalla cima della rampa di scale che porta fuori. Alla fine non ha resistito a scambiare almeno quella battuta con il suo parroco...
"Si, certo!" Si affretta a rispondere Karl. E spera che con questo lei sia soddisfatta.
"Per fortuna! Non mi piace quando padre Louis dice la messa..." Prosegue lei nella speranza di poter instaurare un discorso.
"Oggi dirò io la messa." Taglia corto.
La parrocchiana sembra un po' contrariata ma sembra finalmente capire che non è il momento e comincia a scendere con una lentezza che a lui sembra innaturale. "A dopo, allora."
"Vai nel nome del signore" risponde.
Poi torna a concentrarsi sul suo obiettivo... Se c'è qualcuno dentro avrà sicuramente sentito...

[Tsam]

Bisognava decidere. Ora.
Godreck prese la rincorsa e si gettò fuori dalla porta velocemente coprendosi il più possibile il viso per non aiutare un eventuale spia. La porta scricchiolò sui cardini spinta dal suo peso. Si trovò davanti il prete, proprio lui. Lo spinse violentemente per poter correre liberamente ma questi tentando di afferare la giacca toccò la stella insanguinata macchiandosi le mani in più punti. "Dannazione" pensò Godreck, correndo il più velocemente possibile senza pensare al dove e al quando...