[Il Grande Inganno]: Mossa 1 Opzioni

[rgrassi]

Olga si strinse nel cappotto.
L'inverno del '42 se lo sarebbe ricordato per lungo tempo, se fosse riuscita a sopravvivere a quell'orrore, ovviamente.
Ma era una donna forte. L'orrore sarebbe passato e se lo sarebbe lasciato alle spalle, come un brutto ricordo.
Uscì di casa, fece i pochi gradini che la separavano dal marciapiede e iniziò a dirigersi verso il mercato.
Varsavia non era mai stata così bella, sotto la neve.
Varsavia non era mai stata così brutta, con quei porci nazisti che la tenevano sotto controllo.
Fece un grande respiro ed iniziò a camminare verso il vicino mercato della città vecchia.
http://en.wikipedia.org/wiki/Old_Town_Market_Place,_Warsaw
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Old_Town...01-31(1945).jpg
Il campanile della chiesa "Nostra signora delle Grazie" iniziò a fare i primi rintocchi.
Erano le 7:00.

[Tsam]

C'era un vento strano che proveniva da oriente quel giorno. Qualunque fosse la causa sapeva che quella mattina sarebbe stata particolare e imprecando con gli occhi al cielo Godreck malediceva il giorno che aveva scelto di accettare quell'incarico.

Controllò attentamente che la sua pistola, il coltello e la stella insanguinata fossero al loro posto; erano alcuni dei pochi amici di cui poteva ancora fidarsi.

Fuori dalla finestra, nonostante il cielo fosse ancora assonnato, si potevano intravedere le prime avvisaglie del sorgere di un nuovo tormento. All'improvviso uno scoppio irrigidì la sua schiena. Non ci si abituava mai a questo schifo, ma una guardia segreta del Reich non poteva permettersi cedimenti. Non quando Hitler era morto.

[The Ancient One]

Per le strade gli sguardi della gente scivolavano via dalle macerie.
Gli occhi dei passanti non volevano vedere ciò che il loro intelletto si rifiutava di capire.
Nelle menti dei passanti la fantasia copriva quella devastazione con le immagini dei i fasti del passato.
Le coperte bucate coprivano i cadaveri dei caduti.

Jan Dekert... Barss... Hugo Kołłątaj... Ignacy Wyssogota Zakrzewski...
Nomi lontani, figli di tempi e lotte lontani.
Cosa avrebbero pensato nel vedere in che stato versava la loro nazione?

La gente andava così fantasticando fra le macerie, accompagnate dal loro sconforto e dalla loro rabbia.
E fu allora che successe.
Qualcosa di incredibile. Qualcosa di più inaspettato delle bombe e dei morti.

Nel centro della piazza, per un breve istante, divampò una immensa fiamma.
Ed i presenti, che riuscirono a scorgerla nei pochi attimi in cui fu visibile, giurarono di averci visto dentro una figura umana.

Le voci volarono leste sui muri di Praga.
"Un demonio, venuto a tormentare la città!"
"Un angelo, apparso per liberarla!"
"L'immagine di un vecchio rogo del passato, apparsa come monito per le generazioni future!"
"No, un triste presagio di sventura!"
"Ne sono certo, è una premonizione del futuro!"

Erano le 07,15.
E la piazza, sconvolta dall'inatteso evento inspiegabile, era risorta a nuova vita ed assalita da nuovi dubbi.






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OT:
Eliminato (non avevo potere di narrazione su Olga)

Quelle bombe, che avevano distrutto la sua città, avevano ucciso anche lei.
Sapeva che l'Olga di qualche mese prima non sarebbe più tornata.

"La realtà è il più abile dei nemici. Lancia i suoi attacchi contro quel punto del nostro cuore dove non ce li aspettavamo e dove non avevamo preparato difese."

Basta con le citazioni, Olga!
I tuoi studi di letteratura francese non ti serviranno a tenere vivo il tuo cuore e accesa la tua mente...

"L'unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell'avere nuovi occhi."

Basta, Olga!
Basta!
Le tue lacrime si sono già aggiunte al caffé di questa mattina.
Non puoi piangere ancora, Olga.

Ora hai questa persona da incontrare.
E' per questo che nel pugno chiuso dentro al pesante giaccone stringi ancora la sua lettera, macchiata di lacrime e caffé.

Un passato che vuoi dimenticare.
Ed una lettera che arriva dal passato.

Sono le 7,15, anche se difficilmente potrai vederlo sulla vecchia meridiana coperta di detriti.
Cammina e rileggi la lettera, Olga.
Trova dentro di te la forza. Una nuova Olga deve risorgere dalle macerie di quei porci nazisti.

Fra altri 15 minuti lui sarà qui.

" La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo. "